Testo:

"I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senza armi ". […]

(Art. 17 della Costituzione italiana)

 

L’articolo 17 della Costituzione riconosce ai cittadini la libertà di riunione, cioè di esercitare un diritto di tipo collettivo.

I regimi autoritari, come le dittature, ma anche gli Stati liberali dell’Ottocento, hanno sempre guardato con un certo sospetto le riunioni di persone, come le manifestazioni di piazza, le assemblee e le attività organizzate, temendo che da tali fenomeni collettivi potessero scaturire idee e propositi in opposizione al potere dominante. Infatti è molto più facile controllare individui singoli e isolati piuttosto che riuniti e organizzati tra di loro.

La nostra Costituzione, invece, considera apertamente con favore le riunioni e le manifestazioni collettive, ponendo come unico limite che esse si svolgano pacificamente e senza l’uso di armi. Alla base di tale atteggiamento c’è il principio del pluralismo, secondo il quale l’esistenza di momenti di aggregazione e di confronto delle idee costituisce un elemento indispensabile della vita di una società veramente libera e democratica.