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| Visite: 15134"Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva ".
(Art. 53 della Costituzione italiana)
La Costituzione italiana, nell’articolo 2, richiede ad ogni persona "l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale" e poi nell’articolo 53 stabilisce che "tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva".
In sostanza lo Stato, per provvedere alle esigenze della collettività, fornisce numerosi servizi pubblici, quali, ad esempio, l’istruzione, la sanità, la giustizia, i trasporti; inoltre costruisce strade, porti, acquedotti; garantisce la difesa e l’ordine pubblico con l’esercito e la polizia; cura musei e biblioteche; sovvenziona studi e ricerche e così via. Per sostenere tutte queste attività, che costituiscono la spesa pubblica, la Costituzione afferma che ogni cittadino deve pagare le imposte, non per il concreto vantaggio che trae dai servizi pubblici, ma secondo le sue condizioni economiche, cioè in base alla ricchezza che possiede. Pagando imposte adeguate alle loro reali possibilità, i cittadini adempiono al dovere inderogabile di solidarietà economica e sociale verso le persone più povere e disagiate, consentendo allo Stato di realizzare il principio di uguaglianza sostanziale, cioè l’obiettivo di offrire all’intera collettività dignitose condizioni di vita. Pertanto proprio le persone ricche, che in genere non avvertono l’esigenza di usufruire dei servizi pubblici, devono pagare imposte più alte in applicazione del principio di solidarietà verso i meno abbienti.
Secondo la legge, chi non paga le imposte allo Stato è considerato un evasore fiscale. Nel nostro Paese non mancano norme che prevedono sanzioni piuttosto pesanti per punire l’evasione fiscale, ma purtroppo non sempre vengono effettuati controlli approfonditi e sistematici per scoprire e scoraggiare tale fenomeno. Gli evasori, infatti, come tutti coloro che compiono atti illeciti, hanno più timore di una punizione sicura, benchè moderata, piuttosto che di una pena severissima ma applicata di rado.
In Italia il fenomeno dell’evasione fiscale è di vaste proporzioni e ciò determina non solo un problema finanziario per lo Stato, che è costretto a ridurre i servizi offerti, ma anche una certa conflittualità sociale: infatti i cittadini onesti si trovano di fatto a dover sopportare un carico fiscale maggiore a causa degli evasori che di imposte pagano poco o nulla.
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